BLOG #7: RESILIENZA

Sabato pomeriggio al tempo del COVID-19. Foto di Riccardo Pollo

Alcuni giorni orsono l’ex ministro e professoressa Elsa Fornero tratteggia in un articolo su un importante quotidiano la sua idea su cosa dobbiamo intendere per Nuovo Welfare. Questo non potrà più essere basato solamente sulla previdenza bensì sullo Resilienza delle Persone.

Resilienza che cresce attraverso la disponibilità di servizi, scuole, asili nido, sanità, opportunità di lavoro, occasioni sociali, tempo libero. Come pensare, immaginare e progettare un ambiente urbano che aumenti la Resilienza delle Persone, il nuovo paradigma delle politiche per il benessere?

Una città che ha avuto finora la sola dimensione economica e di sfruttamento fondiario. Lo spazio pubblico è stato spesso solo un “accessorio” costoso della superficie immobiliare vendibile. Lo spazio pubblico ha un valore in sé. Servizi e un ambiente di qualità devono essere diffusi, disponibili nella Città Sana.

La Città Sana è fatta di scuole, verde, strade e piazze, luoghi per la cultura, mobilità sostenibile ed è un elemento fondamentale, anche se non certo il solo, per questo nuovo welfare. La Qualità di Vita e la nostra stessa esistenza mentale dipendono da molti fattori: la rete delle relazioni sociali, prima di tutto familiari, l’istruzione, la consapevolezza e altro ancora. Lo Spazio Urbano e l’Architettura in cui viviamo sono necessari, anche se non sufficienti, allo sviluppo della nostra Resilienza.

Come sembra ovvio lo “spazio ci forma”.

Tuttavia la decisione sulla forma e la sostanza dello spazio è dettata spesso da logiche parziali, riduttive, non condivise e che portano ad esiti sbagliati. Queste logiche sono economiche (la rendita), giuridiche (la tutela dei soli diritti di proprietà), sociali (le crescenti disuguaglianze). La Città sana non può più essere la sommatoria di patrimoni privati. La città dovrebbe essere l’esito di un progetto cosciente, informato, dibattuto e condiviso. Ovviamente questo non è né facile né lineare ed è il tema dell’urbanistica e dell’architettura.

Nel valutare le nostre scelte urbanistiche e architettoniche di architetti e di cittadini dovremmo chiederci se stiamo favorendo la Resilienza dei suoi abitanti di oggi e di domani.

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